Il cambio di velocità è uno degli organi di trasmissione dell’automobile, esistono 3
tipi principali utilizzati nelle automobili di oggi sono: il cambio
tradizionale a ruote dentate, il cambio semiautomatico e il convertitore di
coppia.
Il cambio
tradizionale, o cambio meccanico, consente generalmente quattro o cinque
velocità in avanti e una in retromarcia; è chiuso in un involucro a tenuta
ermetica (scatola del cambio) ed è costituito da quattro alberi, ciascuno
recante un numero diverso di ruote dentate di vario diametro a denti elicoidali
(tranne quelle per la retromarcia, a denti dritti) che agiscono sempre in bagno
d'olio. L'albero primario (o di entrata) è dotato di una ruota dentata sempre
in presa, che riceve il moto rotatorio dallo spingidisco della frizione e lo
trasmette alla ruota dentata dell'albero di rinvio. Sull’albero ausiliario sono
presenti altri quattro ingranaggi a denti elicoidali, anch’essi sempre in
presa, che, a seconda della marcia di velocità selezionata, andranno ad
accoppiarsi con il corrispondente ingrananggio a denti elicoidali dell’albero
secondario (o di uscita), che a sua volta trasmetterà il moto, direttamente o
mediante l'albero di trasmissione, al differenziale. Nel quarto albero (quello
della retromarcia), è presente un pignone a denti dritti che inverte il moto di
rotazione dell'albero secondario rispetto al primario: esso si innesta
accoppiandosi con i corrispondenti ingranaggi a denti dritti degli alberi
primario e ausiliario. Quando il cambio è in posizione di folle, gli ingranaggi
dell’albero secondario girano folli sul mozzo, e non vi è alcuna trasmissione
di coppia motrice. Per permettere la trasmissione della coppia, una delle
quattro ruote dentate dell’albero secondario viene bloccata (mediante un anello
a frizione, detto sincronizzatore) da un manicotto, che scorre sul mozzo
dell’albero. Ciascuna delle quattro ruote corrisponde a una delle quattro
velocità del cambio, che vengono selezionate azionando la leva del cambio.
Quando si innesta la quarta, il manicotto scorre fino all’albero primario,
mettendolo in collegamento diretto con l’albero secondario: il rapporto fra le
coppie dei due alberi è unitario e tutta la potenza prodotta dal motore viene
tradotta in velocità. Nelle marce inferiori, il rapporto fra il numero di giri
dell’albero primario e quello dell’albero secondario è sempre inferiore a uno:
tale rapporto è circa 3 nella prima marcia, per scendere a 2 e 1,5
rispettivamente nella seconda e nella terza. Nei cambi a cinque velocità
generalmente la quinta marcia viene innestata mediante un moltiplicatore di
velocità (overdrive), per cui la velocità di rotazione delle ruote
motrici risulta superiore a quella dell'albero motore. Ciò consente, in
condizioni stradali favorevoli, di aumentare la velocità dell'automobile senza
superare il limite operativo del motore.