I bombardamenti atomici di Hiroshima e
Nagasaki in Giappone furono due attacchi nucleari operati sul finire
della Seconda guerra mondiale.
Il mattino del 6 agosto 1945 alle 8.16, l'Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100.000 a 200.000, quasi esclusivamente civili.
Il ruolo dei bombardamenti nella resa dell'Impero giapponese, così come gli effetti e le giustificazioni, sono stati oggetto di innumerevoli dibattiti. Negli Stati Uniti prevale la convinzione che i bombardamenti atomici siano serviti ad accorciare la Seconda guerra mondiale di parecchi mesi, risparmiando le vite di milioni di soldati (sia alleati sia giapponesi) e di civili, destinati a perire nelle operazioni di terra e d'aria nella prevista invasione del Giappone. In Giappone, l'opinione pubblica, invece, tende a sostenere come i bombardamenti siano crimini di guerra perpetrati per accelerare il processo di resa del governo militare giapponese. Universalmente condivisa è comunque la presa di coscienza della gravità dell'evento, che non è più stato replicato.
La scelta della data del 6 agosto
si basò sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate
coprivano la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era
variabile.Fino all'ultimo non fu chiaro quale città
colpire: si pensava ancora a Kokura,
ma tutto dipendeva dalle condizioni meteorologiche.
Poco prima delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di velivoli entrati nello spazio aereo
giapponese era basso - probabilmente non più di tre, perciò l'allarme
aereo venne ridimensionato.
Il normale allarme aereo non venne azionato, dato che veniva
normalmente attivato solo all'approssimarsi dei bombardieri. Alle 08:15
l'Enola Gay,il
principale aereo bombardiere, lanciò "Little Boy" sul centro di
Hiroshima. L'esplosione si verificò a 580 metri dal suolo, con uno
scoppio equivalente a 13 chilotoni di TNT, uccidendo sul colpo tra le
70.000 e le 80.000 persone. Circa il 90% degli edifici venne
completamente raso al suolo.
Hiroshima dopo il bombardamento
La bomba atomica sganciata su Hiroshima ("Little Boy")
era un ordigno con il sistema di detonazione a blocchi separati. Il principio è che due masse
sub-critiche di uranio vengono proiettate l'una contro
l'altra. L'ordigno è costituito da un tubo ad un'estremità del quale
c'è un proiettile costituito da un blocco di uranio di forma
conica, all'altro capo un blocco sferico di uranio con massa maggiore,
dove è collocato anche il generatore di neutroni. La
detonazione avviene quando il proiettile viene lanciato, per mezzo di
una carica esplosiva, e colpisce la massa attivando l'iniziatore. I
neutroni liberati in grande quantità scatenano la reazione nella massa
di uranio che ora ha dimensioni super-critiche.
Questi ordigni hanno un'efficienza molto scarsa. Per costruire una
bomba occorre qualche decina di chilogrammi di uranio 235, un isotopo
naturale estremamente raro, ma la gran parte di questa massa (il 98,5%)
viene sprecata, non dà luogo cioè a nessuna reazione nucleare.
L'ordigno "Little Boy" conteneva 64,13 kg di uranio di cui appena
l'1,5% subì la fissione nucleare. La scarsa efficienza è dovuta al
fatto che manca l'effetto di concentrazione e di contenimento inerziale
del nocciolo compiuto dal sistema a implosione. Il contenitore tamper,
nel meccanismo a blocchi separati, è meno efficace dovendo contenere
una massa troppo grande.
La mattina del 9 agosto 1945
l'equipaggio del BOCKSCAR, il bombardiere designato per la missione, si
alzò in volo con a bordo la bomba atomica soprannominata "Fat Man",
alla volta di Kokura,
l'obiettivo iniziale della missione. Tuttavia le nubi non permisero di
individuare esattamente l'obiettivo, e dopo tre passaggi sopra la
città, e ormai a corto del carburante necessario per il viaggio di
ritorno, l'aereo venne dirottato sull'obiettivo secondario, Nagasaki.
Alle 11:02, alcuni minuti dopo aver iniziato a sorvolare Nagasaki, il capitano
avvistò visivamente, così come era stato ordinato, il nuovo obiettivo.
Tuttavia ancora una volta le nubi nascosero l'obiettivo. Dato che non
era pensabile tornare indietro e rischiare un ammaraggio a causa della
mancanza di carburante con un'atomica armata a bordo, il comandante
decise, in contrasto con gli ordini, di accendere il radar in modo da
individuare l'obiettivo anche attraverso le nubi. Così "Fat Man", che conteneva circa 6,4 kg di plutonio,
venne sganciata sulla zona industriale della città. La bomba esplose a
circa 470 metri d'altezza vicino a fabbriche d'armi; a quasi 4 km a
nord-ovest da dove previsto. Questo "sbaglio" salvò gran parte della
città, protetta dalle colline circostanti, dato che la bomba cadde
nella Valle di Urakami.
Tuttavia il computo delle vittime rimase drammaticamente elevato.
Secondo la maggior parte delle valutazioni, circa 40.000 dei 240.000
residenti a Nagasaki
vennero uccisi all'istante, e oltre 55.000 rimasero feriti. Il numero
totale degli abitanti uccisi viene comunque valutato intorno alle
80.000 persone, incluse le persone esposte alle radiazioni nei mesi seguenti.
Il sistema
utilizzato nella bomba esplosa su Nagasaki ("Fat Man") si chiama detonazione a implosione. Il nocciolo è
una sfera cava di pochi chilogrammi di plutonio
239. È posto all'interno di più sfere concentriche di metalli diversi e
circondato da un complesso sistema di cariche esplosive e detonatori
elettronici. Al centro della sfera cava è collocato l'innesco in
polonio-berillio.
Quando l'esplosivo che circonda il nocciolo viene fatto brillare,
l'onda d'urto concentrica produce l'implosione perfettamente simmetrica
della massa di plutonio. La cavità centrale scompare, il materiale
schiacciato dall'onda d'urto viene concentrato di un fattore 2 o più,
la massa diventa super-critica, l'iniziatore centrale si attiva. La
bomba di Nagasaki aveva un'efficienza intorno al 15%, e conteneva meno di 7 kg di plutonio.
Sistemi diversi e molto più complessi, costruiti sullo stesso
principio, possono portare a efficienze maggiori. Sono quelli usati
nella costruzione delle moderne bombe a fissione.