COME FUNZIONA L'energia
idroelettrica si ottiene da una massa d'acqua situata ad alta quota
trattenuta da una diga atrificiale, da qui parte la condotta forzata,
un tubo in cui si incanala l'acqua, che possiede energia potenziale, la
quale, quando arriva al fondo ha una forte energia cinetica; il getto
d'acqua colpisce le pale della turbina
che ruota con forza e trascina l'albero dell' alternatore, che genera
corrente elettrica, l'energia
elettrica cosi' ottenuta deve essere trasformata per poter essere
trasmessa a grande distanza, infatti, l'energia elettrica passa
attraverso iltrasformatoreche
abbassa l'intensita' della corrente prodotta dall'alternatore,
elevandone pero' la tensione a migliaia di Volts prima di essere
convogliata nei fili della corrente elettrica.Giunta sul luogo di
impiego, prima di essere utilizzata, l'energia passa di nuovo in untrasformatoreche questa volta, alza l'intensita' di corrente ed abbassa la tensione cosi' da renderla adatta agli usi domestici. Infine
l'acqua finisce in un fiume che si trova nei dintorni.
IMPATTO AMBIENTALE
Lo sfruttamento dell’energia idrica richiede la costruzione di opere imponenti quali dighe, laghi di deposito, canali di derivazione, installazione di grandi turbine e generatori elettrici.
La costruzione di una centrale idroelettrica può causare gravi dissesti idrogeologici: in passato, per la mancanza di adeguate analisi geologiche, si sono verificate terribili catastrofi.
L'estrazione di energia cinetica rallenta il corso d'acqua, aumentando la velocità di sedimentazione; nel caso di centrali a caduta è necessario mettere in conto le opere idrauliche necessarie.
La produzione di energia idroelettrica
non provoca emissioni gassose o liquide che possano inquinare l'aria o
l'acqua come invece accade con le centrali nucleari in caso di perdite
o di rottura dell'edificio come accadde a Chernobyl e a Fukushima. Gli
impianti mini-idroelettrici in molti casi con la
sitemazione idraulica che viene eseguita per la loro realizzazione
portano invece benefici al corso d'acqua (in particolare la regolazione
e regimentazione delle piene sui corpi idrici a regimetorrentizio,
specie in aree montane ove esista degrado e dissesto del suolo e,
quindi, possono contribuire efficacemente alla difesa e salvaguardia
del territorio). I grandi impianti idroelettrici a bacino possono
presentare qualche problema in più,dal punto di vista dell' inserimento
ambientale, e necessitano quindi di opportune valutazioni di impatto
ambientale, tese a garantire l'assenza di interferenze con l'ambiente
naturale.
CARATTERISTICHE
Le centrali idroelettriche hanno la
particolarità di poter essere attivate e disattivate in pochi minuti
con l'immediata apertura delle saracinesche idrauliche (o paratoie),
dando quindi la possibilità di coprire facilmente gli improvvisi picchi
di richiesta che si possono verificare. Al contrario, gran parte delle
centrali termoelettriche e nucleari hanno tempi di attivazione più
lunghi, necessari per il riscaldamento dell'acqua e sono pertanto una
tipologia di impianti di tipo "sempre acceso"
CENTRALE A SERBATOIO: questa
centrale elettrica è tipica delle zone di montagna, con il bacino
dell'acqua ad alta quota, l'edificio della centrale giù in basso e il
tubo di collegamento lungo il versante;
CENTRALE FLUVIALE: la centrale fulviale è un impianto che funziona
con l'acqua fluente di un fiume elemento caratteristico è la diga che
sbarra il fiume e crea un bacino con 10-20 m di dislivello:la massa
d'acqua è costretta a passare per la centrale, costruita dentro la
diga, e fa girare le turbine;
CENTRALE A MAREA: esiste una sola
centrale a marea in tutto il mondo e funziona solamente quattro ore al
giorno: quando arriva la bassa marea il mare si ritira per alcuni
chilometri e si forma un dislivello di 10 km, a questo punto la
centrale entra in funzione e l'acqua accumulata nel bacino interno
defluisce nei 24 collettori con le turbine Kaplan incapsulate.