Una cosa è certa però:
l’invenzione di Nikola Tesla, conosciuta come la trasmissione
d’energia elettrica senza fili, verrà in seguito applicata ma non
per scopi benefici. Tesla
in proposito lasciò scritto: “Il successo pratico di un’idea,
indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende dalla scelta
dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente
adottata; in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio
che sboccia, attirato dalle lusinghe e dal calore del primo sole, per
essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a causa del gelo
che s’impone.”
Questo gelo è stato recentemente sciolto,
purtroppo. Nell’evoluzione
tecnologica militare degli Stati Uniti da qualche anno è comparso il
progetto HAARP
(High Frequency Active Auroral Research Project). Il Pentagono ci sta
facendo credere che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci
troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con
probabili sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi.
Nel 1987 il consulente dell’Atlantic Richfield Corporation (ARCO),
il fisico Bernard J. Eastlund, applicò tutte le sue risorse
intellettive per riprendere il brevetto di Nikola Tesla della
Wardenclyffe. Il nuovo sistema è stato denominato: “Metodo
ed apparecchiatura per l’alterazione di una regione dell’atmosfera,
ionosfera e/o magnetosfera terrestre“.
Che è la stessa zona
dell’atmosfera studiata da Tesla per realizzare la trasmissione di
energia senza perdite da una capo all’altro della Terra. In
verità il metodo doveva servire ad Eastlund per scoprire vasti
giacimenti di gas naturali che la compagnia petrolifera ARCO stava
cercando in Alaska.
Quando
gli studi avevano raggiunto un certo successo, intervenne il fisico
nucleare Edward Teller (uno dei più accaniti scienziati USA, che si
è dedicato alla costruzione della bomba atomica e soprattutto di
quella all’idrogeno), che fece nascere nuove iniziative segrete,
atte a portare avanti il sistema militare di “Guerra Stellare”.
In breve tempo l’Alaska si è trasformata nell’ultima frontiera
di ricerca militare.
L’installazione
principale del Progetto HAARP si trova in Alaska, a Gakona, 150
miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è
stata fatta per tre motivi fondamentali:
- La sua vicinanza al Polo e quindi alla zona di concentrazione delle linee magnetiche del nostro pianeta.
- La presenza di notevolissime fonti energetiche naturali nel sottosuolo.
- La sua distanza dai centri urbani.
Il programma HAARP ha
portato alla costruzione di un sistema di 360 antenne, alte 23 metri,
capaci di trasmettere, con l’obiettivo di migliorare le
comunicazioni militari, un “raggio” d’energia ad alta frequenza
nella ionosfera. La
ionosfera è quella parte di regione atmosferica che inizia sui 50 Km
d’altitudine e termina intorno agli 800 Km. Secondo le
indiscrezioni più recenti, quest’arma sarebbe capace di
interferire con estese zone dell’atmosfera e quindi, secondo la
logica militare, abbattere missili ed aerei e qualche cosa
d’altro.
Esistono oltre 400 brevetti collegati al progetto HAARP
e la maggioranza di questi sono progetti offensivi o per meglio dire
sono armi offensive. Rimane sempre la logica che
sfrutta il sistema d’irraggiamento a fascio d’energia, diretto
dalla terra verso lo spazio. Si può veicolare l’alta frequenza
energetica in una zona dove è stata istallata un’antenna
ricevente, ma si può irradiare, oltre che nelle zone militari, anche
in centri urbani.
Naturalmente non è sfuggito agli alti comandi militari l’utilizzo
di una simile tecnologia per abbattere oggetti volanti d’origine
extraterrestre, se ciò fosse naturalmente possibile. Pure
gli scienziati sovietici si sono dedicati ad una simile ricerca per
oltre 25 anni, sino a quando il cambio politico e lo smembramento
dell’URSS hanno determinato un fortissimo indebolimento economico,
con conseguente privazione dei necessari sostegni finanziari agli
istituti d’investigazione.
Oltre
alla sede di Gakona, ci sono altre installazioni simili, dislocate in
varie parti del pianeta. La prima si può localizzare in Arecibo
(Porto Rico), la seconda a Fairbanks in Alaska, la terza a Tromso
(Norvegia), poi a Pine Bush in Australia, a Steeplebush in
Inghilterra e Niscime in Italia. Sicuramente si stanno costruendo
altre installazioni del genere nell’emisfero meridionale del
pianeta.
Si è
saputo che nell’impianto pilota di Gakona si è in grado di
irradiare 1.700.000.000 di Watt in atmosfera. Questo è
effettivamente lo sviluppo negativo dell’invenzione di Tesla.
Egli odiava la guerra e, a tal proposito, dichiarò: “Non si può
abolire la guerra mettendola fuori legge. Non vi si può porre fine
disarmando i forti. Ma si può fermarla rendendo tutti i paesi in
grado di difendersi. Ho appena scoperto una nuova arma di difesa che,
se verrà adottata, trasformerà completamente i rapporti tra le
nazioni. Le renderà tutte, grandi e piccole che siano, invulnerabili
a qualsiasi attacco proveniente dalla terra, dal mare o dall’aria.
Bisognerà, in primo luogo, costruire una grande officina per
fabbricare quest’arma, ma quando sarà completata, sarà possibile
distruggere uomini e macchine in un raggio di 320 Km.”
Nel
1934 Tesla descrisse in un articolo un’apparecchiatura simile al
laser, affermando: “Questo strumento proietta particelle che
possono essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono
di trasmettere a gran distanza un’energia milioni di volte più
forte di quella ottenibile con qualsiasi altro raggio. Così una
corrente più sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli
vapore. E nulla le può resistere.”
A
causa delle sue dichiarazioni, corse voce che Tesla avesse inventato
un “raggio della morte”. Egli immediatamente replicò:
“L’invenzione di cui ho parlato, a diverse riprese, non ha niente
a che vedere con ciò che comunemente viene definito ‘raggio della
morte’.”