La rigenerazione
Il criterio innovatore di invenzione di Stirling del 1816 rispetto ai preesistenti motori ad aria calda è il rigeneratore, che ha reso possibile un utilizzo ragionevole del motore. Si tratta di un accumulatore di calore, interposto nel flusso alternato del fluido tra punto caldo e punto freddo, il quale limita la perdita netta di calore nel punto freddo, dove il calore è sottratto dalla refrigerazione.
Il rigeneratore è costituito da una piccola massa di materiale, buona conduttrice di calore, con una elevata superficie di scambio, così che possa, al flusso del gas caldo verso il refrigeratore, catturare parte significativa del calore, ed in virtù della piccola massa aumentare rapidamente di temperatura. Quando il gas refrigerato di ritorno riattraversa il rigeneratore, questo cede il calore accumulato al gas, ed abbassa in ugual modo la sua temperatura; il gas ritorna così al punto caldo già preriscaldato: il motore, riducendo il calore sottratto dalla refrigerazione, ha un rendimento drasticamente superiore.
In motori di maggiore tecnologia i rigeneratori sono costituiti da lamine sottili, lane metalliche o "garze" metalliche impilate costituite da fili molto sottili; i materiali usati sono di norma metalli inossidabili e resistenti al calore, oltre che con alta densità e conducenti termicamente, quali acciaio inossidabile, nickel o sue leghe.
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